In diretta dal mio studio di mental coach Milano…
Sempre più persone in queste settimane mi hanno contattato per chiedere il mio supporto nella gestione dell’ansia.
Un’ansia che a detta loro è ormai lì da quasi due anni e dalla quale non riescono a venirne fuori.
Quando poi li ricevo in studio a Milano, come mental coach non posso non percepire immediatamente la causa di questo loro disagio.
Un disagio che è effettivamente iniziato un biennio fa e che in queste settimane si è notevolmente acuito.
La causa di questo malessere, che impatta così pesantemente nelle loro vite, è il doomscrolling.
Doomscrolling è un termine recente che indica la tendenza delle persone a stare continuamente sui social per scorrere cattive notizie che si rivelano ovviamente deprimenti.
È una sorta di dipendenza dalla cattiva notizia.
Le persone che ne soffrono non riescono a farne a meno perché mosse dalla paura e dall’ansia.
Prima c’era il covid ora la guerra…
Ci si trova così, costantemente e in maniera quasi compulsiva, a leggere notizie orribili sul proprio device.
In questi giorni i dati negativi non mancano…numero di morti per la guerra, crollo dei mercati finanziari, incertezza sul futuro…
Il problema sta nell’abbinata cervello, notizia negativa e device.
Da un lato il cervello presta automaticamente attenzione a qualsiasi pericolo ci sia all’orizzonte, anche se immaginato. È provato infatti che si sia più attirati dalle notizie negative piuttosto che da quelle positive.
Dall’altro il senso di incertezza va ad intaccare il secondo bisogno primario per l’essere umano ossia la sicurezza.
Questa sensazione di instabilità innesca un ardente desiderio di cercare informazioni nel tentativo di sentirsi più tranquilli, con l’effimera sensazione di avere il controllo sugli eventi.
Il problema è che gli algoritmi dei vari social comprendono e analizzano la nostra attività e, nel momento in cui rilevano che ci soffermiamo maggiormente su un certo tipo di notizie, quelle per esempio riguardanti la guerra in atto, faranno comparire sulla nostra bacheca sempre più post inerenti a questo argomento.
Ecco allora che, senza rendersene conto, ci si trova in una gabbia di informazioni con le sbarre create da noi stessi.
Molte persone mi dicono che in questi giorni quando vanno a letto hanno ancora nella testa immagini di guerra, di bombardamenti e di profughi.
Il problema è che quando con il doomscrolling mettiamo in atto questo vero e proprio info bombing, andiamo a imprimere nel nostro subconscio informazioni e immagini che sicuramente non ci saranno di aiuto nella nostra quotidianità ma rappresenteranno piuttosto un ostacolo per il raggiungimento dei nostri obiettivi personali e professionali con un impatto molto negativo sulla nostra vita.
È importanti rimanere informati ma non auto bombardarsi e farsi del male!!!
Per uscire da questa gabbia di doomscrolling che porta ad un’ansia così forte esistono strategie di Neuro Coaching che, abbinate all’acquisizione di una serie di nuove abitudini, fanno sì che la persona ritrovi velocemente un nuovo equilibrio psico fisico con un grande miglioramento della qualità della propria vita.
Parola di mental coach Milano….
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P.S.2 – Ti sarò grato se vorrai condividere l’articolo sui tuoi social, in modo da raggiungere persone interessate come te al miglioramento delle loro performance professionali e personali.
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Sarà un piacere per me risponderti…
E’ verissimo accendi la tv e se non fai attenzione passi da un servizio all’altro.. Idem sui Social, se poi c’è qualche informazione contraria che stimola partecipazione, e’ finita. Rischi di non staccarti..Pensi di informarti, ma non è’ così. Senza parlare dei talk show che la parola stessa li definisce spettacoli, spacciati per informazione.
Grazie Pierre per questa condivisione. Come esattamente scrivi e denunci sempre più persone stanno entrando in questo loop devastante. Gli strumenti mentali che offri con il tuo supporto sono efficaci per combattere queste e altre paure.