Adolescenti covid – Binomio pericoloso

Adolescenti Covid

In diretta dal mio studio di mental coach milano …

Ultimamente sto ricevendo molte telefonate da genitori preoccupati dei loro figli adolescenti e della situazione legata al covid.

Molti mi chiedono se come mental coach posso aiutare i loro ragazzi a ritrovarsi perché da quando si sono visti costretti a casa in DAD, didattica a distanza, non li riconoscono più.

Chiusi in casa con dinamiche famigliari che diventano giorno dopo giorno sempre più esasperate, sono ansiosi, depressi, svogliati, soli, senza energia, abulici, irascibili, maleducati, al limite del burnout.

Aggiungiamo anche che spesso non esiste un vero dialogo tra genitori e figli e trovarsi insieme per troppe ore negli stessi metri quadrati può esasperare le differenze di vedute.

Molti mi dicono che sarebbero tentati di portarli dal medico per farli “aiutare” con qualche medicinale, magari un ansiolitico.

Io sono sempre sbalordito di come oggi si arrivi a pensare di “aiutare” i ragazzi, anche molto giovani, sedandoli con ansiolitici o similari.

Se la stessa attenzione che si presta in questo momento agli effetti collaterali dei vaccini fosse rivolta a quelli derivanti dall’utilizzo di medicinali del genere, forse i genitori ci penserebbero di più prima di pensare a questa soluzione estrema….

Da genitore comprendo che non sia facile vedere i propri figli spegnersi lentamente, perché di questo si tratta.

Ma io non sono un medico… sono un coach e come tale non mi occupo di medicinali…. Mi occupo di aiutare le persone a uscire dal loro pozzo per ritrovarsi e riscoprire le proprie risorse e con queste riprendere a vivere.

Io, proprio perché non sono un medico, non riesco a immaginare di attaccare un’etichetta di “ansioso” o “depresso” sul petto di un ragazzo o di una ragazza.

Di cosa stiamo parlando? Di ragazzi che hanno negli anni evidenziato situazioni chiaramente riconducibili ad ansia e depressione o di ragazzi che, come ognuno di noi, stanno subendo questa situazione?

C’è differenza secondo me nel vedere un ragazzo come ansioso o come una persona che vive stati d’animo ansiosi.

Nel secondo caso non si personalizza la situazione. Il problema non sono i ragazzi ma il modo in cui vivono la situazione, come la affrontano, quali strumenti hanno a disposizione per fare fronte a questa pressione psicologica ed emotiva a cui sono sottoposti.

Questi adolescenti a causa del covid sono stati catapultati fuori dalle loro abitudini in un’età in cui la socialità e il gruppo sono fondamentali. Si sentono soli e non capiti dai genitori, come sempre avviene in questa fase della crescita.

Adolescenti e covid…Si sentono come dei leoni in gabbia e non capiscono…. Non capiscono perché non possono andare a scuola ma possono uscire e andare al bar (quando si è in zona arancione). Non capiscono perché non possono stare in aula ma possono stare in metro, tutti appiccicati.

Li capisco eccome…. Sono cose che mi sono sempre chiesto anche io.

Ma non sono ansiosi e depressi (almeno la maggioranza).

Come faccio a dirlo??

Lo dico perché lavorandoci insieme da anni, e in particolare in questo periodo, ho trovato che gli adolescenti sono persone molto più strutturate e resilienti di molti adulti.

Se gli si forniscono gli strumenti, sono molto abili ad utilizzarli.

Se comprendono che non sono in preda alla situazione derivante dal covid e dalla pandemia ma sono in preda alla loro mente e alle loro emozioni che hanno preso il sopravvento, sono mediamente molto abili a ritrovarsi.

Non esistono persone senza risorse… Esistono persone che vivono stati d’animo senza risorse!

Come per tutti, anche per gli adolescenti che affrontano la pandemia derivante dal covid non è quello che accade a farli soffrire ma come reagiscono a ciò che accade.

Per questo è necessario aiutarli a innalzare il proprio livello di energia, a ripulire la mente, a sbloccare i lucchetti che li tengono bloccati…e per questo è utile guidarli a scoprire che se si guarda la propria situazione da un altro punto di vista, con le giuste strategie e con strumenti efficaci che funzionano per sfruttare il potenziale della mente, si può ritrovare la gioia di vivere e il sorriso.

Come lo so?

Perché lo vivo spesso, e soprattutto ora, quando li vedo rinascere dopo qualche sessione di mental coaching…

Parola di mental coach!

Alla tua felicità!

Pierre

PS1 – Ti ringrazio sin d’ora se metterai MI PIACE a questo articolo, e se vorrai inserire un tuo commento nella sezione LASCIA UN COMMENTO in fondo alla pagina, per condividere, con me e gli altri, le tue riflessioni. 

PS2 – Ti sarò grato se vorrai condividere l’articolo sui tuoi social, in modo da raggiungere persone interessate, come te, alla crescita personale e professionale.

Per qualunque informazione, scrivimi a info@pierrevicari.it . Sarà un piacere per me risponderti…

0 commenti

Invia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *