In diretta dal mio studio di Mental Coach Milano…

Lo so, lo so…

Ti stai ponendo la domanda: “Cosa c’entra la foto di un calciatore in un articolo che parla di manager e dello stress che vivono quotidianamente?”

Lascia che ti spieghi…

Il calciatore che vedi nell’immagine è un top player del Bayer Monaco, il terzino canadese Alphonso Davies.

Recentemente sul suo canale Twich ha parlato di un problema che lo affligge notevolmente fuori dal campo di gioco…

Lo stress che deriva dalla solitudine…

Nonostante in questa stagione abbia realizzato tre goal e otto assist, smessa la maglia dopo la partita, non riesce a essere sereno negli altri ambiti della sua vita.

Pur essendo uno tra i giocatori più forti al mondo nel suo ruolo, il suo rapporto lavoro/vita personale non è in equilibrio…

“Dopo l’allenamento sono spesso da solo e non so cosa fare. La mia famiglia è in Canada e la mia fidanzata non vive a Monaco. Avrò forse cinque amici e quando sono libero, loro lavorano. Mi sento un perdente di successo. Lo ammetto… Sono preoccupato”.

Vedi, sempre più spesso come Mental Coach Milano mi trovo a lavorare con Dirigenti e Manager con ruoli anche apicali che sentono dentro di loro qualcosa che stride ogni giorno di più.

Il loro work/life balance è completamente in disequilibrio.

Passano le loro giornate al lavoro, sempre più sotto stress e impegnati ogni minuto ad affrontare i continui cambiamenti e i problemi che si presentano loro davanti.

Indossano la maschera del manager efficace, quello che sa affrontare le sfide, “quello che c’è”.

Poi però quando sono da soli e possono togliersi la maschera si sentono un po’ come Alphonso…

“Un perdente di successo” perché, se è indiscutibile che sul lavoro vadano alla grande, sono troppe le partite perse nelle altre aree della propria vita.

Frequentemente i manager con cui lavoro mi dicono che all’interno della loro azienda hanno fatto dei percorsi sulla consapevolezza personale, sulla gestione delle emozioni, sul tirare fuori le proprie risorse… solo per citarne alcuni…

Il problema è che questi corsi vengono seguiti all’interno dell’azienda in cui si lavora e di fatto si vivono queste esperienze sempre con la maschera indossata, con pochi risultati.

Ecco perché ho messo quella foto…

Perché sempre più spesso dietro ai manager e ai loro sorrisi, si celano donne e uomini che vivono all’interno di una loro bolla, di un loro microcosmo in cui poco è perfetto.

Vivere in un disequilibrio tra parte lavorativa e parte personale può provocare danni molto importanti con ripercussioni e costi a livello personale, famigliare, emotivo e finanziario.

Per questo motivo sostengo sia opportuno che Dirigenti e Manager, con le molteplici e onerose responsabilità da fronteggiare, si sappiano fermare per guardare la propria situazione da un’altra prospettiva.

Per mettere ordine e per ripartire alla grande…

Si può fare!!!

Se vuoi farlo anche tu io ci sono!

Parola di Mental & Executive Coach Milano.

Ai tuoi successi!

Pierre

 

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